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venerdì 8 marzo 2013

The Italian Cancer

Parte della magistratura, è davvero uno dei cancri dell'Italia.
La sentenza di ieri è surreale, dovrebbe aprire gli occhi a tutti, ma ahimè l'odio obnubila la mente di molti, e così, una sentenza così chiaramente politica non viene percepita per quello che è, e non risveglia il popolo italiano.

Uso le parole del Cav che descrive perfettamente quanto ci sia di malato nel sistema giustizia italico: 
«Il Fatto quotidiano ha pubblicato un mio interrogatorio con Ingroia al quale non era presente neanche un cancelliere» e «non è successo un bel nulla». Cioè, dopo 24 ore la trascrizione dell'intero interrogatorio arriva a un giornale e «sono io a essere condannato per rivelazione di segreto d'ufficio».
Questo è chiaro, due pesi e due misure. Se poi andiamo a vedere il solo processo di Silvio, risulta chiaro che il giornale che ha pubblicato l'intercettazione non è suo, e che non ci sono prove che Silvio abbia effettivamente mai udito quell'intercettazione.

Allora, la magistratura di sinistra, vedi Ingroia che lo dice chiaramente da Floris, ad oggi pensa come si pensava fino al 1800 che uno è colpevole fino a prova contraria. Ma la coscienza dei giusti, e per fortuna anche la costituzione italiana, prevedono invece che uno è innocente fino a prova contraria. E purtroppo questo principio quando si tratta di Silvio Berlusconi viene applicato solo in cassazione (vedi assoluzione in Cassazione per il processo Mediatrade, anch'essa di ieri).

E' possibile tutto ciò? E' possibile che il voto degli Italiani venga così mutilato e messo in discussione da 20 anni? Son caduti governi per colpa di sentenze poi annullate! Rendiamocene conto! E' chiaro quindi perché è necessaria la responsabilità civile dei magistrati? Questa persecuzione giudiziaria è un torto all'Italia e agli Italiani, è un uso malato e dittatoriale della giustizia che quindi lede la base della democrazia: il voto.

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