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lunedì 4 marzo 2013

Il grande dittatore

Grillo, ancora lui, non si candida perché in parlamento ha deciso che i condannati non ci possono entrare. Ma li comanda lui. Quindi cosa cambia?
Oggi hanno scelto i capi gruppo. No li ha scelti lui e gli altri hanno acconsentito. Ha deciso, sempre lui, che i capigruppo saranno a rotazione, così nessuno può scavalcarlo. Il Re del M5s rimane lui.

Chi non rispetta le regole è fuori dal partito più democratico che ci sia. Perché loro son democratici, veramente. Da loro discutono su tutto. Quindi le decisioni prese da loro, sono verità assoluta. E' per questo che non dialogano con nessuno. Nessuna fiducia danno loro, non per divergenza di opinione, ma perché hanno deciso così. Delle opinioni degli altri chi se ne frega, tanto le loro son quelle giuste.
Le loro opinioni da chi saranno mai espresse? E chi decide quali sono giuste? Mi butto: da Grillo. Dite di no? Non c'è ne destra ne sinistra, sostiene Grillo, e i grillini grilliscono imitandolo e schierandosi con lui, ma a scegliere quale economista ascoltare chi è? E come fanno a scegliere? Hanno tutti studiato economia? Tenendo conto che ci sono economisti di destra e di sinistra o magari di centrocazzo, come fanno a sceglierli senza schierarsi, senza pensarla in un certo modo? Sono convinti di essere portatori di verità assolute, perché questo l'ha detto un nobel, questo l'ha detto l'altro nobel etc.
Se passeranno i tagli ai costi della politica sarà merito di Grillo, se non passano sarà colpa degli altri, e si dovrà votare Grillo.

 "Da Napolitano ci vado io" diceva, e non è neanche eletto, non è parlamentare, ha fatto propaganda come se fosse un gigantesco cartellone della pubblicità di partito, non vale niente. O no? No, vale eccome, è il Grande Dittatore, lui e Casaleggio.

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