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sabato 18 maggio 2013

I buonisti e l'era del ridicolo


Borghezio usa di certo modi, tono e linguaggio che mal si addicono ad un politico, e così facendo passa dalla parte del torto. Ma nel suo modo rozzo ha esternato quello che è il pensiero di molti: l'ipocrisia, il buonismo ed il politicamente corretto della sinistra ha veramente rotto il cazzo.
Era già mal sopportabile prima della crisi economica, e prima che tutti i casini della primavera araba e del terzo mondo provocassero un ulteriore ondata di immigrazione, adesso siamo esausti, adesso non sopportiamo più.

Questo paese ormai è arrivato al ridicolo, e mi viene in soccorso una frase di Platone che circola per internet:

Quando il cittadino accetta che chiunque gli capiti in casa, da qualunque parte venga, possa acquisirvi gli stessi diritti di chi l’ha costruita e c’è nato; quando i capi tollerano tutto questo per guadagnare voti e consensi in nome di una libertà che divora e corrompe ogni regola ed ordine: così muore la democrazia, per abuso di se stessa e, prima che nel sangue, nel ridicolo.

Questa frase è un taglia e cuci di un discorso più ampio di Platone, ciò non di meno rispecchia parte del suo pensiero, che è anche il mio.

Ridicolo è volere gli immigrati "perché fanno i lavori che gli italiani non vogliono più fare" quando la disoccupazione è alle stelle.
Ridicolo è dare la possibilità al clandestino di girare libero fintanto che un avvocato (pagato da noi) contesta il reato al giudice.
Ridicolo è voler abolire il reato di clandestinità e voler introdurre lo ius soli e voler dare gli impieghi pubblici agli immigrati.

Quando un popolo, una nazione è allo stremo delle forze, e le condizioni economiche e sociali portano a precarietà, disoccupazione fino ad arrivare ai suicidi: quando un popolo giunge a questo punto, dicevo, voler soccorrere e fare i caritatevoli con lo straniero non è forse ridicolo? Quando non hai più le gambe è sciocco voler saltare.
La condizione di oggi è addirittura peggiore, il buonismo si spinge oltre, oltre il buon senso ed oltre la vera bontà che deve sempre essere guidata da un senso di giustizia.
La parte del popolo di sinistra, la parte buonista, mette al primo posto lo straniero ed al secondo l'Italiano, produce quel fenomeno chiamato razzismo al contrario. Le attenuanti generiche dovute alla cultura di provenienza nelle sentenze che riguardano omicidi volontari è un macabro esempio.
E' il popolo che ama la Boldrini, la Kyenge e la Idem. Vogliono portarci al multiculturalismo, anzi direi che ce lo stanno imponendo, due stranieri al governo mi sembra un messaggio abbastanza chiaro.

Ho paura che questi qua, questi buonisti, siano la maggior parte del popolo.. peggio per tutti..

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